Le cefalee secondarie: diagnosi e cura.

Le cefalee secondarie: diagnosi e cura.

Le cefalee si dividono in cefalee primarie e cefalee secondarie. Le cefalee primarie, già affrontate nel precedente articolo, sono l’emicrania, la cefalea muscolo-tensiva e la cefalea a grappolo.

Per cefalee secondarie si intendono invece quei mal di testa conseguenti ad una condizione medica, ad una patologia esistente o un trauma subito.
In alcuni casi le cefalee secondarie possono anche dipendere da patologie molto gravi e per questo motivo non devono essere trascurate, soprattutto se si associano ad altri sintomi. 
È quindi importante tenere sotto controllo le cefalee con caratteristiche differenti rispetto al solito vigilando su alcuni parametri come l'aumento della frequenza e dell’intensità, dolore persistente per diversi giorni e localizzato sempre nella stessa zona.
I mal di testa non sono tutti uguali. Fare una diagnosi corretta è il primo passo per impostare la terapia più appropriata.

Analizziamo in seguito i casi più comuni di cefalea secondaria:


CEFALEA DA TRAUMA CRANICO 

La cefalea è uno dei disturbi più frequenti dopo un trauma alla testa. La cefalea acuta postraumatica è una cefalea secondaria che si sviluppa nei giorni successivi al trauma.
La diagnosi viene effettuata dal Neurologo del Centro che deve escludere un danno cerebrale attraverso l’analisi obiettiva dei sintomi e il ricorso ad esami strumentali quali la TAC.
La cefalea può comparire dopo una settimana dal trauma nell'86% dei soggetti e può avere caratteristiche di tipo tensivo, può persistere per un periodo di tre mesi o superiore, per poi risolversi. Una piccola percentuale di soggetti può sviluppare una cefalea cronica. 
La cefalea da trauma cranico può aggravarsi a seguito di sforzi fisici o intense emozioni e tende a migliorare con il riposo e con l'assunzione di comuni analgesici. A questo proposito, attenzione a non farne un uso eccessivo per evitare di incorrere in una "cefalea da abuso di farmaci”. 
La terapia osteopatica è in grado di apportare benefici ripristinando gli equilibri del cranio e della colonna attraverso leggere manipolazioni e pressioni in punti specifici. 


CEFALEA DA TRAUMA CERVICALE

Il dolore localizzato a livello cervicale è frequentemente manifestazione di alcune forme di cefalea primaria, quali la cefalea tensiva e l’emicrania, ma può insorgere anche in seguito ad un trauma cervicale.
In questa casistica rientra anche la cefalea da distorsione cervicale conosciuta come “colpo di frusta” (leggi l’approfondimento sul colpo di frusta)
Nelle forme acute il mal di testa si risolve entro 3 mesi dal trauma, e può presentarsi come sintomo isolato oppure nel contesto di un insieme di sintomi che comprendono vertigini, dolore al collo, alle spalle e/o al braccio, stordimento, astenia, disturbi dell’umore, insonnia.
Per la diagnosi è necessario svolgere un esame obiettivo completo da parte dello specialista, e in caso di trauma recente, ricorrere al supporto di indagini strumentali. 
I sintomi caratteristici sono: dolore laterale incessante, la riproduzione della cefalea tramite la pressione sui muscoli del collo o il movimento del capo e l’irradiazione del dolore alla spalla o al braccio (cervicobrachialigia).
La terapia comprende terapie farmacologiche, terapie riabilitative quali la fisiochinesiterapia, il trattamento osteopatico e la massoterapia.


CEFALEA DA PATOLOGIE DELL’ARTICOLAZIONE TEMPROMANDIBILARE

Il mal di testa causato da patologie dell’articolazione temporomandibolare  rientra nelle cefalee secondarie ed è attribuito a disturbi delle strutture craniche o facciali. Provoca dolore alle tempie,  all’orecchio, spalla e collo.
La cefalea si localizza più frequentemente nel volto, a livello dei muscoli addetti alla masticazione e nella regione dell’articolazione stessa e il dolore tende a presentarsi più frequentemente sul lato interessato dal disturbo dell’articolazione.
La diagnosi viene effettuata dal medico curante o dal dentista sulla base della storia clinica del paziente, dei sintomi, dell’esame obiettivo e delle indagini strumentali (radiografia o tomografia computerizzata dell’articolazione, risonanza magnetica).
Il nostro Centro collabora da oltre 20 anni con studi dentistici ed odontoiatri nel trattamento dei disturbi causati dalla malocclusione dentale per il ripristino di un corretto equilibrio attraverso le tecniche osteopatiche.
 

CEFALEA DA SINUSITE

Il mal di testa da sinusite è una cefalea secondaria causata da un’infezione ai seni paranasali e deve essere documentata tramite indagini strumentali.
I sintomi che devono far sospettare il mal di testa da sinusite sono l’ostruzione e la secrezione nasale, una riduzione delle funzioni olfattive, il dolore o il senso di oppressione facciale o di riempimento auricolare.
In alcuni casi la cefalea può essere scatenata dalla pressione su determinati punti del volto che corrispondono ai seni paranasali.
L’esame obiettivo e approfondito da parte degli specialisti del Centro serve ad escludere altre cefalee primarie e secondarie. Il paziente verrà indirizzato quindi verso uno specialista otorinolaringoiatra per eseguire gli accertamenti strumentali e impostare la terapia più appropriata.

 

CEFALEA DA ABUSO DI FARMACI

Si parla di cefalea secondaria all’iperuso di farmaci quando il dolore  si presenta per più di 15 giorni al mese e si associa al consumo eccessivo di farmaci dell’attacco.
Anche se può sembrare paradossale, l’eccessivo uso di farmaci d’attacco crea una sorta di circolo vizioso che può favorire l’incremento della frequenza della cefalea e la sua cronicizzazione.
Chiedi aiuto al neurologo del nostro Centro se assumi farmaci analgesici oltre i 10 giorni al mese. Lo specialista ti consiglierà la terapia più adatta e le modalità più efficaci per il trattamento della patologia.


Soffri di attacchi di cefalea ricorrenti o ti identifichi in una delle casistiche sopra descritte?
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