I muscoli sono fatti di fibre e tessuto connettivo. Una lesione muscolare consiste nella rottura parziale o totale delle fibre che compongono un muscolo.
I muscoli volontari sono circa 600 in tutto il corpo. Formati da tessuto muscolare striato, consentono il movimento del soggetto. I più grandi muscoli del nostro corpo sono formati da centinaia di migliaia di fibre.
Quando queste fibre subiscono un danno di si parla di lesione muscolare.
La lesione muscolare può avvenire a seguito di una contusione (trauma diretto) oppure durante la contrazione in allungamento del muscolo (trauma indiretto).
La lesione può essere più o meno grave a seconda della quantità di fibre danneggiate. La gravità del danno è valutabile clinicamente e attraverso l’esecuzione di esami strumentali (ecografia o RMN), che permettono di individuare l’entità della lesione.
La differenza fra distrazione, stiramento ed elongazione
Le lesioni muscolari da trauma indiretto si verificano quando viene richiesto al muscolo uno sforzo in allungamento che non è in grado di compiere. Questo avviene più frequentemente durante l’attività sportiva.
Strappo muscolare, distrazione e stiramento muscolare sono tutti e tre degli eventi che riguardano l’infortunio di un muscolo. La differenza sta in quante sono le fibre interessate alla rottura.
Si parla di distrazione muscolare quando il numero delle fibre rotte è inferiore al 5% (sinonimo di strappo di primo grado).
Lo stiramento è una situazione intermedia, quando le fibre rotte sono fra il 5 e il 50% (lesione di secondo grado).
Se le fibre lesionate superano il 50% siamo di fronte ad uno strappo muscolare (lesione di terzo grado).
Quando non c’è rottura delle fibre ma un allungamento forzato si parla di elongazione muscolare.
L'effetto visibile di una lesione muscolare è la formazione di un ematoma che assume le dimensioni proporzionali alla gravità del danno.
Nelle lesioni di terzo grado (strappo muscolare) diviene visibile e palpabile anche una depressione nell'area del trauma. La riparazione del danno determina la comparsa di tessuto cicatriziale che potrà compromettere l'elasticità e la funzionalità del muscolo.
La contrattura muscolare
La contrattura muscolare consiste in una contrazione involontaria, insistente e dolorosa di uno o più muscoli. Il muscolo coinvolto si presenta rigido e l'ipertonia delle fibre è apprezzabile al tatto. Si tratta quindi di uno stato involontario, in cui il muscolo non riesce ad allungarsi adeguatamente. Da non confondere con lo strappo; la contrattura non produce infatti lesioni muscolari.
In queste circostanze è consigliabile sospendere l'allenamento perché il proseguimento può causare danni più seri come l'elongazione o la lacerazione del tessuto muscolare.
Fra le cause di una contrattura vi sono anche altri fattori: tensione emotiva, assenza o carenza di riscaldamento, sforzo muscolare eccessivo, disturbi posturali e/o anatomici.
Come trattare le contratture? Fra i rimedi più efficaci vi è la massoterapia combinata all'utilizzo della diatermia ad alta frequenza e gli esercizi di allungamento come lo stretching, che possono agevolare il recupero.
Contusione muscolare
La contusione è il frutto di un trauma che provoca un più o meno grave versamento sanguigno a causa di una lesione. Tipica la comparsa di un ematoma causato da un accumulo di sangue fuoriuscito, in una zona circoscritta del corpo, nella stessa sede dell'evento traumatico. L'ematoma che si forma in seguito alla contusione, a seconda delle sue dimensioni, può rivelare il grado di gravità della contusione.
Lesioni muscolari più comuni
Come abbiamo detto è più probabile che una lesione muscolare avvenga durante l’attività sportiva. Lo sportivo agonista ma anche quello amatoriale, se non correttamente allenato, può incorrere anche in frequenti lesioni muscolari. La zona più a rischio è l’arto inferiore. Solo in minima parte lo è anche l’arto superiore.
Lo strappo muscolare alla coscia interessa più frequentemente il bicipite femorale o il quadricipite femorale. Lo strappo al polpaccio invece solitamente si localizza nella parte bassa, vicino alla caviglia e interessa maggiormente gli atleti più “anziani”. Questo di solito avviene dopo un’improvvisa accelerazione.
Anche lo strappo inguinale è abbastanza comune negli sport con molti cambi di direzione.
Trattamento e terapia delle lesioni muscolari
Il programma riabilitativo nelle lesioni muscolari è pensato tenendo in considerazione le basi del processo riparativo e viene suddiviso in fasi che seguano di pari passo la guarigione del tessuto.
Nella fase acuta risulta molto valido l'apporto di LIMFA Therapy che attraverso la sua tecnologia esclusiva e brevettata è in grado di accelerare la guarigione e la rigenerazione cellulare.
Nel percorso terapeutico c’è un'altra tecnologia particolarmente indicata per velocizzare il recupero di una lesione muscolare. Si tratta della diatermia ad alta frequenza conosciuta anche con il nome di Tecarterapia.
La diatermia è una terapia strumentale non invasiva che sfrutta le radiofrequenze per stimolare la guarigione dei tessuti in profondità ed è particolarmente indicata per la cura di traumi sportivi.
Il fisioterapista può regolare l’intensità dell’energia trasmessa e mirare a stimolare il processo di ripristino delle fibre lesionate. È davvero utile fare questo nella fase iniziale della riabilitazione, per togliere l’edema e il dolore più rapidamente e mettere in condizione il paziente di affrontare prima possibile la fase di rinforzo muscolare.
Passata la fase acuta il fisioterapista comincia con esercizi di rinforzo specifici e di flessibilità muscolare via via sempre più intensi, fino a riallenare il gesto che ha prodotto la lesione.
Nel caso di atleti si dovranno riallenare anche gli aspetti sport specifici.