Obesità infantile: prevenzione e cura

Obesità infantile: prevenzione e cura

L’obesità infantile è un grave problema di salute pubblica a livello mondiale. L’Italia è purtroppo tra i primi tre paesi della Comunità Europea per numero di bambini obesi, insieme a Grecia e Spagna (dati 2014). 
L’obesità la si può definire come una condizione clinica di accumulo eccessivo di materia grassa nel tessuto adiposo dell’organismo che porta a inevitabili si rischi e implicazioni per la salute. 

In età adulta il metodo più comunemente adottato per determinare l'eccesso di peso è l’ Indice di Massa Corporea (IMC), espresso come rapporto tra peso e quadrato dell'altezza di un individuo.
Un valore IMC maggiore di  25 definisce un soggetto sovrappeso mentre lo stato di obesità si attesta con indice IMC maggiore di 30.

Nei bambini e negli adolescenti il rapporto della massa grassa con peso e altezza cambia fisiologicamente nel tempo e in maniera diversa fra i due sessi, rendendo la diagnosi di sovrappeso e obesità più complessa. 
Di conseguenza non può esistere un unico valore che definisca il sovrappeso o l‘obesità, indipendentemente dall’età e dal sesso, come avviene per gli adulti.
Nella pratica clinica quotidiana il pediatra fa riferimento alle curve BMI approvate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, per valutare lo stato-forma del bambino.
In caso di sovrappeso, il peso sta aumentando più di quello che dovrebbe in base all’aumento della statura.

CURVE BMI

Per valutare in maniera più adeguata l'eccesso di peso il nutrizionista utilizza anche altri strumenti come il plicometro (strumento che misura lo spessore del grasso sottocutaneo) o l'impedenziometro (determina l'acqua corporea e per differenza si valuta la massa grassa corporea).


CAUSE E I FATTORI DI RISCHIO

L’obesità è una condizione multifattoriale connessa principalmente ad uno squilibrio energetico. Per mantenere il peso forma, deve esserci un equilibrio fra l’apporto e il consumo energetico in quanto ogni eccesso calorico viene immagazzinato sotto forma di sostanza grassa e, nel tempo, può portare all’obesità. 
Non esiste un’unica causa dell’obesità infantile, ma una complessa interazione fra diversi fattori di rischio, fra cui il processo di crescita, lo stile di vita, i comportamenti alimentari e fattori genetici.


PROCESSO DI CRESCITA

Nel processo di crescita del bambino ci sono alcuni momenti più critici per lo sviluppo dell'obesità, già a partire dalla gestazione.
Gestazione: Le donne in gravidanza in sovrappeso o obese sono ad alto rischio di concepire bambini che potranno sviluppare tendenza al sovrappeso o all’obesita’.  I dati disponibili indicano che tale rischio è due volte maggiore rispetto ad una gestante in peso forma.
Primo anno di vita: Il latte materno sembrerebbe esercitare un effetto protettivo dall’incidenza di obesità nel futuro del bambino. I bambini allattati al seno ricevono un apporto energetico e proteico minore rispetto a quelli che assumono il latte artificiale. 
L’OMS raccomanda il latte materno fino ai 6 mesi di vita del neonato e uno svezzamento progressivo composto da cibi complementari al latte che comprendano verdure, frutta e cereali.
4-6 anni: un aumento rapido di peso in questa fase della vita si associa ad un accumulo precoce di grasso che può predisporre all’obesità in età adulta.
La pubertà: in alcuni casi il momento puberale, soprattutto nei maschi, comporta un buon incremento di massa magra con riduzione di quella grassa e quindi un dimagrimento; tuttavia un ragazzo che arriva all'età puberale già in uno stato di sovrappeso corre il rischio di diventare un adulto obeso.


STILE DI VITA E ALIMENTAZIONE

Lo stile di vita e il comportamento alimentare rappresentano fattori decisivi nell’insorgenza dell’obesità infantile, in particolar modo le abitudini alimentari, l’attività fisicae la sedentarietà, il riposo notturno.

Cattive abitudini alimentari: i bambini di oggi molto spesso mangiano troppo e male. Un eccessivo apporto energetico giornaliero porta all’aumento di peso corporeo e al rischio di obesità.Nuovi fast-food aprono ad ogni angolo delle nostre strade contribuendo ad  alimentare le scorrette abitudini dei nostri giovani, propinando loro ogni tipo di  cibo spazzatura: ipercalorici, pieni di grassi animali, di zuccheri semplici e sale.
Anche il consumo smodato di bevande ad alto contenuto di zucchero (succhi e bibite) nei bambini è  andato aumentando negli anni e costituisce un’importante fattore di aumento del peso.
All'opposto  il consumo di frutta e verdura da parte dei nostri giovani è in forte calo. Frutta e ortaggi hanno un effetto preventivo sull’obesità grazie alla loro ridotta densità calorica. L’OMS ne raccomanda l’assunzione di 5 porzioni giornaliere.
In questi casi risulta fondamentale indirizzare il più precocemente possibile il bambino verso corrette abitudini alimentari con il supporto del nutrizionista.
Tra le abitudini sbagliate c’è anche quella di "saltare" la prima colazione, importante nell’ attivare il metabolismo al risveglio. Inoltre contribuisce ad una minore assunzione calorica durante il corso della giornata.

Attività fisica e comportamento sedentario: Un livello sufficiente di attività fisica previene l’obesità e può aiutare i bambini a prevenire e affrontare meglio lo stress. 
I nostri bambini trascorrono sempre più tempo in attività sedentarie che spesso prevedono l’uso di dispositivi elettronici. La sedentarietà sotto forma di tempo trascorso davanti ad uno schermo toglie spazio ad altre attività ricreative che aiutano a bruciare calorie e alla socializzazione. Gli esperti raccomandano la pratica di uno sport completo ma soprattutto abituandoli fin da piccoli al movimento spontaneo ( scale a piedi, passeggiate ecc.)

Il sonno: Si consigliano tra le 8 e le 10 ore di sonno notturno per i bambini in età scolare, ma ciò non viene sempre rispettato. La stanchezza diurna può portare ad un comportamento maggiormente sedentario e tendente a spuntini frequenti. 
Anche l’uso degli smartphone crea stimoli cognitivi e psicologici che riducono la qualità del sonno. Per i più piccoli è importante evitarne l’uso serale prima di dormire. 


LE CONSEGUENZE  DELL’OBESITA'

L’obesità infantile è correlata a gravi problemi di salute fisica psicologica.
I bambini in sovrappeso o obesi tendono ad esserlo anche da adulti.
Diversi organi e processi metabolici possono venire compromessi dal sovrappeso, causando gravi complicazioni già in giovane età. L’insorgenza del diabete di tipo 2 e delle malattie cardiovascolari sono spesso conseguenze  dirette dell’obesità.
problemi muscolo-scheletrici sono un’altra conseguenza dell’obesità infantile.
Il sovrappeso può caricare eccessivamente il sistema muscoloscheletrico, causando disagio, dolore, malformazioni scheletriche alle anche, ginocchia e piedi, ridotta mobilità e problemi di postura.
La struttura ossea dei bambini in sovrappeso e obesi è relativamente più debole e li rende più vulnerabili alle fratture.

I bambini obesi e in sovrappesosono spesso discriminati dai coetanei con conseguenze psicologiche che possono minare l’autostima e provocare un maggior rischio di depressione, senso di colpa, vergogna, di isolamento sociale e scarso rendimento scolastico.

Ricapitolando, l'obesità in età pediatrica è spesso causa delle seguenti problematiche:

  • accumulo di grasso a livello del fegato (steatosi con o senza rialzo delle transaminasi);
  • incremento dell'insulina, con possibile evoluzione verso un diabete di tipo 2;
  • aumento del colesterolo, e/ o dei trigliceridi e dell'acido urico;
  • rialzo della pressione arteriosa;
  • problemi ortopedici;
  • disturbi psicologici.

PREVENZIONE E CURA

La complessità dei fattori che intervengono nello sviluppo dell'obesità in età pediatrica, associata alle complicanze già presenti in questa fase della vita, pongono la necessità di occuparsi del problema il più precocemente possibile. Il pediatra di famiglia sarà sempre il primo riferimento nell'evidenziare i problemi e nell'indirizzare la famiglia verso altri professionisti.

Data la natura multifattoriale dell’obesità infantile, per la sua prevenzione e cura risulta più efficacie con un approccio multidisciplinare, coinvolgendo nel percorso terapeutico anche i genitori.
Modificare lo stile di vita e le abitudini alimentari dei più piccoli parte da una strategia di cambiamento e un’educazione all’alimentazione che coinvolge necessariamente anche la famiglia. 
Nel nostro Centro lavorano nutrizionisti e psicologi specializzati nell’infanzia, in grado di dare completo supporto ai nostri bambini e alle loro famiglie.

Per maggiori informazioni contattaci o vienici a trovare presso il nostro Centro di Cesano Maderno (MB).


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